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SUQ n.6

12,00

In questo numero/In this issue:

  • Il deserto delle sirene/ The desert of mermaids – Leonardo Caffo,Valentino Bellini & Carmelo Stompo
  • Non dire all’uomo / Don’t tell man – Luca Moschella, Gian Marco Sanna
  • Il lascito è il tempo / Times is Legacy – Pierluigi Bizzini, Alessandro Sala, Cesura
  • L’umano Ferire / The Human Hurting – Rossella Cirrone
  • Monte Pilato, Lipari – Anna Breda, Insulae
  • La linea pensata / The mindful line – Marco Mondino, Fabio Florio
  • Rivoluzione di un frammento di marmo / Revolution of a marble fragment – Emanuele Poki
  • Il diavolo è una nave / The devil is a ship – Roberto Boccaccino

 

 

 

Esaurito

Suq è la Sicilia, quella mai raccontata. Quella che trovi frugando tra ciò che conosci e ciò che ancora non sai. Comunichiamo la bellezza, il territorio, la cultura. Gli elementi tangibili e intangibili, i simboli, le storie, i contrasti. Scaviamo nel sottosuolo perché ci interessa ciò che è inesplorato, sotterraneo. La zona d’ombra. La coscienza è la consapevolezza di sé in riferimento alla totalità delle esperienze vissute o immaginate, ad un dato momento o per un certo periodo di tempo; come l’acqua di un fiume, non è mai identica a se stessa, è in continuo divenire, perché in ogni istante con l’esperienza muta. Il viaggio amplifica questo processo: acuisce i sensi, porta luce nel buio dell’abitudine, moltiplica le informazioni e gli incontri. Ogni compagno rende più ricco il viaggio con la sua storia personale: le singole individualità attorno a un fuoco, lungo un sentiero di un bosco, su una spiaggia remota diventano coscienza collettiva.

Suq is Sicily. The untold one. The one you come across going through what you already know and what you don’t know yet. We communicate beauty, territory, culture. Tangible and intangible elements, symbols, stories, conflicts, dreams, hopes. We dig the substratum because we are interested in what is uncharted, subterranean. The grey area. The consciousness is self-awareness in relation to the totality of the experiences lived or imagined, to a given moment and for a certain amount of time; like water in a river, it’s never the same, it’s constant renewal because it changes every moment with experience. Travelling amplifies this process: sharpens the senses, sheds light in the darkness of habits, multiplies information and encounters. Every companion makes the journey richer thanks to their personal history: single individualities around a fire, along a path in the woods, on a remote beach, become collective consciousness.